Lettera informativa sulle proprietà dei biofenoli e sui requisiti minimi per apporre in etichetta diciture salutistiche.
Qualità dell’olio di oliva
L’olio d’oliva extravergine è un costituente fondamentale della dieta mediterranea e proprio all’olio d’oliva è stato riconosciuto un ruolo importante nella salute umana. Valutare, pertanto, la qualità di un olio extravergine di oliva solo in base ai parametri merceologici di legge (acidità, numero dei perossidi, spettrofotometria nell’ultravioletto, ecc.) risulta decisamente riduttivo: ad essa, infatti, contribuisce anche il contenuto di sostanze antiossidanti, come tocoferoli e biofenoli, i quali incidono sulla conservabilità e sul gusto dell’olio.
Cosa sono i biofenoli?
Dal punto di vista chimico i fenoli sono composti caratterizzati da un anello benzenico funzionalizzato con uno o più gruppi ossidrilici. Tali sostanze prevengono le reazioni di ossidazione, sono quindi degli “antiossidanti”. I derivati fenolici presenti nell’olio d’oliva vengono detti comunemente biofenoli e contribuiscono alla sua stabilità nel tempo ritardando l’ossidazione degli acidi grassi in esso presenti, e quindi il suo irrancidimento. Inoltre diversi derivati dei biofenoli influenzano le caratteristiche organolettiche degli oli determinando, ad esempio, l’aroma fruttato e il gusto piccante e amaro caratteristico degli extravergine d’oliva.
Quali e quanti sono i biofenoli nell’olio di oliva?
I biofenoli presenti nell’olio d’oliva si dividono in fenoli lipofili (cioè non solubili in acqua), come i tocoferoli, e fenoli idrofili (solubili in acqua), tra cui gli alcoli e gli acidi fenolici, i flavonoidi, i lignani ed i secoiridoidi.
L’α-tocoferolo (meglio conosciuto come vitamina E) è il più abbondante tra i tocoferoli nell’olio d’oliva (circa 150-300 mg/kg di olio) oltre ad essere quello con la maggiore attività biologica e ad avere un forte potere antiossidante. La sua concentrazione, come quella di tutti gli antiossidanti, diminuisce col passare del tempo, specialmente se l’olio non viene conservato correttamente, e cioè in recipiente aperto, al caldo e non protetto dalla luce.
La concentrazione totale dei biofenoli idrofili, oltre a dipendere dal tempo e dalle modalità di conservazione, è influenzata anche dal tipo di cultivar (fattore genetico), dal periodo di raccolta delle olive (generalmente prima si raccolgono, maggiore sarà il contenuto di biofenoli), oltre che da tutta la serie di parametri e tecniche utilizzate nella fase di preparazione dell’olio, ad esempio:
• l’operazione di molitura, rispetto alla frangitura, dà un olio meno ricco di sostanze fenoliche;
• all’aumentare della durata della gramolazione il contenuto di sostanze fenoliche diminuisce, mentre aumenta al crescere della temperatura di gramolazione;
• maggiore è la quantità di acqua aggiunta alla pasta di olive in fase di estrazione centrifuga, minore sarà il contenuto di sostanze fenoliche dell’olio ottenuto;
• se si aggiunge acqua calda al separatore centrifugo, il contenuto di fenoli diminuirà in proporzione alla quantità di acqua utilizzata.
Tra i più importanti composti biofenolici si ricordano l’oleuropeina, dalla spiccata nota amara, e l’oleocantale, dal tipico gusto piccante. Tuttavia i vari prodotti di degradazione, come ad esempio l’idrossitirosolo ed il tirosolo, non possiedono sapore amaro né piccante, e ciò spiega il cambiamento di sapore dell’olio nel tempo.
Nell’olio d’oliva si ritrovano in quantità minore anche altri componenti degni di nota, come i lignani (potenti agenti antiossidanti che svolgono un’azione protettiva nei confronti del tumore al seno, del colon e della prostata) e i flavonoidi, come ad esempio la luteolina.
Perché i biofenoli sono importanti per la salute umana? I biofenoli sono un’ampia famiglia di composti naturali dotati di importanti proprietà biologiche. Studi di ricerca hanno dimostrato i benefici sulla salute umana dei biofenoli presenti nell’olio extravergine d’oliva.